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   sceneggiatura dell'episodio cinematografico "Pace armata"

III episodio: "PACE ARMATA"

 

Torino senza tempo 10 agosto esterno giorno ore 14,30 caldissimo e polvere. Non ci sono né auto né pannelli pubblicitari vistosi, si sentono cicale e in lontananza una marcia suonata da una banda. Si inquadrano piazze e incroci, il crescendo del volume fa presagire che da un momento all’altro debba comparire la banda. Questa dev’essere perfetta: molto compatta, non è necessaria la presa diretta, ma la post-produzione non può fare errori, non devono sfuggire dita, respiri ed espressioni in controtempo. Il capobanda è fuori fila e non suona pur avendo la tromba con sé, i musicanti devono essere di età avanzata ma prestanti. Verso la fine della marcia il volume diminuisce ma di percepisce il fatto che la marcia sia finita, quindi ritornano gli stessi rumori dell’incipit. Il titolo della marcia suonata è "Borgosesia" e non la stessa "Pace Armata" in modo da offrire spunti per la conversazione analoghi al celebre motivo "Colonel Bogei" che i più confondono con "Il fiume Kwai" data l’assonanza col titolo del film in cui compare.

La banda ideale è quella di 8 file da 5 elementi + capobanda, non ci sono bassi americani i piatti non vengono agitati troppo, le file sono ben distanziate. Le uniformi devono dare un’impressione lisa e consunta ma anche di decoro, i colori sono un po’ sbiaditi. I musicanti non hanno spartiti e guardano decisi davanti anche se sembrano avere una specie di sorriso, un’allegrezza congenita, quasi come se al posto del polveroso deserto li stesse acclamando la folla più entusiasta.